Come fotografare un violino per farlo valutare

Per poter procedere con un expertise di un violino a distanza è assolutamente necessario poter contare su buone immagini fotografiche. Si possono fare ottime fotografie anche in casa con il vostro telefonino, seguendo le semplici indicazioni che troverete sotto.

L’ideale è fotografare con luce naturale possibilmente cercando di non creare ombre e facendo attenzione a non produrre fastidiosi riflessi che renderebbero l’immagine ingannevole, per questo è sempre preferibile l’illuminazione naturale oppure un’illuminazione continua che produca le minori  ombre possibili.

Come si può vedere già sotto, fotografare l’intero violino “e non solo il corpo” ci permetterà di valutare le proporzioni. Un’immagine di primo piano del dettaglio delle “effe” ci da la possibilità di comprendere quanto sia professionale il lavoro in quanto le effe così come il riccio sono in un certo modo la firma peculiare di ciascun maestro liutaio.

Mostrare più fotografie riguardanti il riccio ci permette di comprendere, insieme ad altri dettagli, l’area di provenienza dello strumento. È infine abbastanza facile fotografare l’eventuale etichetta all’interno dello strumento avvicinando l’obiettivo ( o il telefonino, come nella foto proposta) alla “effe” di sinistra.

Nota bene, molto spesso le etichette sono state manomesse nel tempo, s soprattutto quando i violini sono molto antichi, a volte sono state tolte, altre (purtroppo) addirittura sostituite con etichette di altri autori; per questo la sola indicazione fornita da questo piccolo “pezzo di carta” non può essere indicazione certa della natura del violino.

Sono invece le forme, il modello usato, la qualità della vernice, il taglio delle effe e la scollatura della testa, che ci fanno comprendere l’area di provenienza, la scuola di provenienza ed infine ci fanno arrivare per esclusione al probabile costruttore.

Uno studio attento e comparato con le nostre fotografie, del lavoro di quel possibile liutaio, confrontato con i dati in nostro possesso, ci daranno la paternità certa del violino in questione. Spesso sono necessarie ore, a volte giorni, di ricerca all’interno del nostro database fotografico per arrivare ad una conclusione certa quindi alla formulazione non solo del maestro liutaio che ha costruito il violino ma anche alla quantificazione del valore intrinseco dello strumento stesso.

Paolo Bandini Callegari, Direttore del Museo del Violino di San Marino.